Informatori scientifici, verso l’istituzione di un Albo professionale. Cannizzaro (FI): “Presentata proposta di legge”

L’informazione scientifica rappresenta una componente essenziale del Servizio Sanitario Nazionale, tanto da essere prevista sin dalla sua istituzione. A ricordarlo è Antonio Mazzarella, presidente di Fedaiisf, che accoglie con favore l’annuncio di Francesco Cannizzaro, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera, intervenuto a Cosmofarma con la notizia della presentazione di una proposta di legge per la creazione dell’Albo degli Informatori Scientifici del Farmaco.
“Il riconoscimento dell’albo – spiega Mazzarella – è fondamentale per garantire al medico, nostro interlocutore diretto, la serietà, l’etica e l’indipendenza intellettuale della nostra professione. La presenza di un Ordine offrirebbe tutele aggiuntive contro possibili condizionamenti e rappresenterebbe un sostegno concreto per tutti gli operatori del settore”.
A testimoniare l’importanza della regolamentazione è anche l’esperienza della Regione Emilia Romagna, che già dal 2019 ha avviato l’istituzione di un registro dedicato agli ISF. Valentina Solfrini, direttrice del distretto Appennino bolognese dell’Ausl, sottolinea:
“Non si tratta solo della creazione di un registro, ma del riconoscimento del valore strategico di questa attività per promuovere appropriatezza e qualità nell’uso dei farmaci e dei dispositivi. Un Ordine dedicato rafforzerebbe ulteriormente questa funzione”.
Anche Luigi Bagnoli, delegato FNOMCeO, concorda sulla necessità di una cornice ordinistica:
“L’Ordine non tutela interessi individuali, ma quelli della collettività e della professione nel suo insieme. Impone un codice etico e deontologico a cui sottostare, anche per chi lavora come dipendente aziendale. Questo rappresenta una garanzia di indipendenza per gli informatori scientifici”
Durante il convegno organizzato da Fedaiisf, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha ribadito il sostegno del Ministero all’informazione scientifica:
“Non è una professione superata, anzi: ha un’enorme prospettiva. Nel processo di riordino delle professioni sanitarie, il ruolo degli ISF deve essere valorizzato, soprattutto alla luce dei cambiamenti nella distribuzione dei farmaci”.
Gemmato ha infatti rilanciato l’intenzione del Ministero di superare la Legge 405/2001 sulla distribuzione diretta dei farmaci, auspicando un ritorno al modello convenzionato:
“Vogliamo tornare a un sistema in cui il medico prescrive, il farmacista di comunità dispensa, e l’informatore scientifico fornisce supporto al processo. Questo approccio ‘win-win’ facilita l’accesso del paziente ai farmaci, valorizza le competenze del medico e del farmacista e ridà centralità alla figura dell’informatore”.