Medicina: dal 2025-2026 addio al test d’ingresso, arriva il semestre aperto

19 marzo 2025

A partire dall’anno accademico 2025-2026, l’accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia subirà un’importante trasformazione. Il test d’ingresso tradizionale sarà eliminato, sostituito da un semestre iniziale aperto a tutti gli studenti interessati. Durante questo periodo, gli studenti frequenteranno corsi specifici e sosterranno esami, al termine dei quali l’ammissione al secondo semestre sarà determinata in base ai risultati ottenuti e alla posizione in graduatoria.

Uno degli aspetti chiave della riforma è la possibilità per chi non supera la selezione al primo tentativo di ripetere il semestre filtro, offrendo così una seconda opportunità per accedere al corso di laurea.

Nonostante l’eliminazione del test d’ingresso, il numero chiuso resterà, ma la selezione avverrà attraverso le valutazioni del semestre iniziale, garantendo un criterio di merito.

La riforma prenderà forma con i decreti attuativi. La Ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha confermato in commissione Istruzione alla Camera che la calendarizzazione del primo decreto legislativo è già stata richiesta e che il nuovo modello entrerà in vigore dal prossimo anno accademico.

Bernini ha precisato che il nuovo sistema non abolisce il numero chiuso, ma introduce un meccanismo più graduale e sostenibile per selezionare gli studenti. Per supportare la riforma, sono stati stanziati 328 milioni di euro sul Fondo di finanziamento ordinario, destinati alle università con facoltà di Medicina. Inoltre, i test a crocette saranno definitivamente aboliti.

Secondo le anticipazioni di Italia Oggi, la selezione non avverrà più con una singola prova nazionale, ma con sessioni multiple durante l’anno. Inoltre, gli studenti dovranno indicare una seconda facoltà alternativa a Medicina, in caso di mancata ammissione al corso principale scelto.

I decreti disciplineranno anche il trasferimento dei crediti acquisiti dagli studenti che non proseguiranno il percorso di Medicina, permettendo loro di iscriversi a corsi affini come Biotecnologie o Farmacia, evitando così la dispersione accademica.

Per supportare gli studenti nella preparazione, il Ministero introdurrà corsi preparatori organizzati dalle università, per familiarizzare con i nuovi criteri di selezione. Inoltre, chi supererà la selezione potrà scegliere la sede di iscrizione in base ai posti disponibili, grazie a un sistema di graduatorie che favorirà una distribuzione più equilibrata tra gli atenei.

Uno degli obiettivi della riforma è anche contrastare la carenza di medici in alcune regioni italiane. Per questo motivo, i decreti prevederanno incentivi per gli studenti che sceglieranno sedi universitarie situate in aree con maggiore fabbisogno sanitario.

Il nuovo sistema punterà anche a rafforzare la formazione pratica fin dai primi anni, con l’introduzione di tirocini ospedalieri e attività sul campo.

Il governo prevede di completare l’iter di approvazione dei decreti entro la fine del 2025, garantendo così la piena attuazione della riforma nei tempi previsti.


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