Data di pubblicazione: 20/07/2023
Durante l'Assemblea annuale di Farmindustria tenutasi presso l'Auditorium della Conciliazione a Roma, Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, ha affermato che "l'Italia è diventata un protagonista in Europa anche nel settore farmaceutico".L'industria farmaceutica italiana mostra una crescita costante e rappresenta una parte significativa dell'economia nazionale, contribuendo al 2% del Pil.
I dati presentati durante l'Assemblea confermano questa affermazione. Nel 2022, la produzione farmaceutica italiana ammontava a 49 miliardi di euro, di cui 47,6 miliardi sono stati esportati. Inoltre, sono stati investiti 3,3 miliardi di euro in produzione e ricerca e sviluppo. L'industria farmaceutica italiana impiega 68.600 persone, di cui il 44% sono donne. Negli ultimi cinque anni, l'occupazione nel settore è cresciuta del 9%, con un aumento del 16% tra i giovani e del 13% tra le donne.
Le aziende farmaceutiche italiane sono anche all'avanguardia in termini di sostenibilità e welfare, garantendo una conciliazione efficace tra lavoro e vita privata. Questi sono solo alcuni dei dati salienti presentati durante l'Assemblea di Farmindustria.
L'industria farmaceutica italiana si afferma anche come leader nel campo dei contratti di sviluppo e produzione di terze parti, con una produzione di 3,1 miliardi di euro, che rappresenta il 23% del totale europeo. Inoltre, le piccole e medie imprese italiane producono farmaci per un valore di 7 miliardi di euro. Il nostro paese è specializzato nella produzione di farmaci biotecnologici e di sintesi chimica, terapie avanzate, trattamenti per malattie rare, vaccini e plasmaderivati.
Gli investimenti in studi clinici, che ammontano a oltre 700 milioni di euro all'anno, sono rilevanti nel settore farmaceutico italiano. In termini di occupazione, nel 2022 l'industria farmaceutica italiana contava 68.600 addetti, di cui il 90% sono laureati o diplomati e il 44% sono donne. Circa il 10% di questi addetti è impiegato nella ricerca e sviluppo. Secondo il presidente di Farmindustria, si tratta di un'occupazione di qualità in crescita del 9% negli ultimi 5 anni, soprattutto tra i giovani (+16%) e le donne (+13%). Con misure a favore degli investimenti, nei prossimi 5 anni si potranno raggiungere obiettivi altrettanto ambiziosi, come contribuire all'incremento del PIL fino all'1% e aumentare l'occupazione di 20.000 addetti diretti e indiretti.
L'associazione italiana delle industrie farmaceutiche sottolinea che coloro che si dedicano allo studio, allo sviluppo e alla produzione di farmaci hanno permesso ai cittadini italiani di vivere più a lungo e in modo migliore. Negli ultimi 10 anni, il numero di persone che sopravvivono dopo una diagnosi di tumore è aumentato di 1 milione, mentre oggi il 66% di coloro a cui viene diagnosticato un cancro sopravvive dopo 5 anni, rispetto al 33% di trent'anni fa. Gran parte di questo progresso è dovuto ai nuovi farmaci. Inoltre, sono state curate con successo 260.000 persone affette da epatite C grazie a farmaci innovativi e il numero di farmaci orfani disponibili sul mercato è passato da 7 nel 2007 a più di 120. La mortalità è diminuita del 28% negli ultimi 20 anni e del 41% per le patologie croniche. Le vaccinazioni hanno permesso di eradicare alcune malattie e di controllarne altre, riducendo l'incidenza e la mortalità e salvando milioni di vite, come nel caso del Covid-19. Gli antibiotici innovativi sono in grado di contrastare le infezioni resistenti e ci sono sempre più trattamenti disponibili per patologie acute e croniche, grazie anche al ruolo crescente delle terapie avanzate.
La continua crescita dell'industria farmaceutica italiana e i risultati ottenuti dimostrano che l'Italia è diventata un vero e proprio punto di riferimento nel settore a livello europeo. Le aziende farmaceutiche italiane combinano innovazione, sostenibilità e un'occupazione di qualità, contribuendo così in modo significativo all'economia nazionale e alla salute dei cittadini.
Guarda su Sanità33 l'intervista al Presidente di Farmindustra Marcello Cattani.