Cosa fa il supply chain di un’azienda farmaceutica

 

COSA FA IL SUPPLY CHAIN

L’area della Supply Chain può essere intesa globalmente (e quindi al suo interno ricadrebbe per alcune strutture organizzative anche il manifatturiero), poiché deve rispondere della disponibilità del prodotto nelle strutture cliniche e ospedaliere o sullo scaffale della farmacia, coordinandone tutti i processi relativi e connessi alla produzione, alla logistica e alla distribuzione. Oppure, come comunemente intesa, si può definire quale funzione che provvede a pianificare e fornire tutto ciò che è necessario per produrre nonché a prendere in carico il prodotto finito, con la responsabilità di garantirne la distribuzione.

 

Il Supply Chain è un’area professionale e manageriale di sempre maggiore rilevanza strategica, sia per l’efficienza del sistema, sia per la relazione con i clienti, con una complessità molto elevata di tecnicalità nei vari passaggi della catena.

In termini generali, Supply Chain significa il processo attraverso il quale l’impresa farmaceutica trasferisce i suoi prodotti, dallo sviluppo alla produzione, al mercato.

Include le attività:

    • Organizzative e operative per implementare appunto i passaggi all’interno delle strutture aziendali pharma per produrre e distribuire.

 

  • Riguarda la predisposizione e fornitura di beni e servizi, sia fisici che informatici, a favore della filiera produttiva e distributiva. Parte dall’approvvigionamento di materie prime, intermedi, API, materiali per la produzione e confezionamento fino alla rete di immagazzinamento e distribuzione verso grossisti e distributori.

 

SUPPLY CHAIN: COMPETENZE

 

Il Supply Management farmaceutico coinvolge un’ampia platea di stakeholder, dai fornitori ai grossisti, in un settore ampiamente normato, con una capacità sia previsionale che operativa, che attraversa sia l’organizzazione aziendale interna che esterna (con un utilizzo anche di tecnologie di IoT, AI, Machine Learning), per fornire Materie Prime e Intermedi, API, produzione e confezionamento, magazzinaggio, distribuzione e servizi.

In particolare, all’interno della struttura Supply, convivono le funzioni Planning, Procurement, Material Management, External Manufacturing, Distribution e Third Parties, Customer Service.

In sostanza i compiti della Supply Chain consistono:

    • Nell’organizzazione e ottimizzazione di processi e dati per la pianificazione nei volumi produttivi (planning).

 

    • Rispondere alla domanda.

 

  • Acquisti (procurement) di materiali e servizi, per i piani operativi della produzione, fino alla distribuzione, come interfaccia sulla domanda del prodotto.

Va detto che il Procurement può essere una funzione globale, collocata a sé stante o nei Global Services, che non interfaccia con la sola produzione ma con tutte le attività dell’azienda. Deve dunque presiedere all’identificazione e qualificazione dei fornitori. È responsabile della Logistica (Logistics) sia nei magazzini del proprio Distribution Center oppure verso depositari e distributori intermedi, verso ospedali, farmacie, consumatore/cliente. Di recente ha assunto importanza, anche a causa di fattori pandemici, la gestione della catena del freddo per la produzione e distribuzione di farmaci biologici (per es. vaccini).

La funzione Supply può avere collocazioni organizzative differenti, riportando sia alle Industrial Operation o all’area Manufacturing oppure costituendo una funzione a parte, in forma di riporto matriciale tra funzioni centrali e funzioni di stabilimento.

Estratto da Impresa farmaceutica e organizzazioni – Leonardo Frezza (Edra SpA)

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